mercoledì 26 marzo 2014

Robocop


"Vivo o morto tu verrai con me"


Quand'ero un bambino uno dei miei giocattoli preferiti era un pupazzo di Robocop di una trentina di centimetri, che si illuminava ed emetteva suoni di spari. Se devo essere sincero non conoscevo bene il personaggio, dato che i film dedicati ad esso erano usciti quand'io ero troppo piccolo; ero al corrente solo dei cartoni animati e dei videogiochi per il Commodore. Ciononostante impazzivo per quel poliziotto robot e quando una volta cresciuto ho visto la serie di film sono rimasto ancora più entusiasta. Alla notizia che sarebbe stato prodotto un remake della pellicola ho fatto i salti di gioia, felice che una serie che sembrava morta e sepolta potesse tornare alla ribalta.
La trama: Alex Murphy è un poliziotto onesto ed impulsivo, bravo marito e padre di famiglia. La sua indagine corrente è relativa ad Antoine Vallon, presunto boss malavitoso; quest'ultimo però, preoccupato di ciò che potrebbe scoprire l'agente, gli piazza un esplosivo in auto riducendolo in fin di vita. L'unica speranza di sopravvivenza per Murphy risiede nella Omnicorp, azienda leader nella robotica, che sostituisce gran parte del suo corpo con pezzi meccanici creando di fatto un ibrido tra uomo e macchina, grazie all'eccellente lavoro del dottor Dennett Norton. Le reali intenzioni della Omnicorp, guidata da Raymond Sellars, sono quelle di creare un robot di cui le masse possano fidarsi così da approvare la legge per l'utilizzo degli automi nella difesa. Murphy però dovrà essere efficiente, infallibile ed incorruttibile, perciò viene "modificato" dall'azienda che lo priverà di parte del controllo sue sue decisioni: dove si trova quindi il confine tra le sue azioni e ciò che effettivamente è il suo volere?

Robocop motorizzato
Quest'ultima frase racchiude la reale tematica della pellicola, al di là di sparatorie e tecnologia: la dicotomia tra libero arbitrio e predestinazione, tra l'infallibilità delle macchine e la morale umana e via dicendo. Proprio all'inizio del film viene chiesto se è eticamente corretto porre la giustizia nelle mani delle macchine le quali magari non esiterebbero a sparare ad un bambino se esso effettivamente si dimostrasse un pericolo, senza porsi problemi morali tipici dell'essere umano.
In Murphy, potenziato attraverso l'uso della robotica, lo scontro è evidente dato che anche le sue decisioni sono calcolate in maniera più o meno automatica attraverso l'uso di algoritmi, nonostante gli sia però lasciato un po' di arbitrio nelle scelte.
Così facendo però egli si rivela più umano ma meno efficiente e competitivo rispetto ad un classico automa, diventando un pericolo dal punto di vista economico per l'Omnicorp, la quale comincerà ad agire sul suo organismo limitando le sue libertà.
Il contatto con la realtà che l'uomo (se si può definire tale) ancora ha è dovuto principalmente ai suoi familiari (moglie e figlio) che non riescono a mandare giù la sua freddezza ed il suo disinteresse nei loro confronti, dato che i legami familiari sono stati considerati dalla Omnicorp un'inutile distrazione dalla caccia al crimine. Ciò che Alex proprio non riesce a dimenticare, dato che ci ripensa ogni volta che si guarda allo specchio, è il suo incidente letale, il quale lo porta a desideri di vendetta e di ricerca della verità.

L'incidente è stato sicuramente devastante
Passando al comparto visivo, la pellicola non è troppo spettacolare ma riesce a mantenere quell'atmosfera "vintage" che saprà far emozionare anche i fan di lunga data del franchise.
Un elemento che riesce a far funzionare bene il tutto è la caratterizzazione dei personaggi: siano essi protagonisti, comprimari o semplicemente poco più che comparse sono davvero ben definiti; uno dei migliori è senza dubbio il dottor Norton, interpretato da Gary Oldman, che incarna la lotta interiore tra la subordinazione e la ribellione.
Come già detto all'inizio il film è il remake della pellicola "Robocop - Il futuro della legge" del 1987, la quale ebbe due sequel: "Robocop 2" (1990) e "Robocop 3" (1993). 

Nonostante sia comunque un rifacimento da non disdegnare, sono sempre presenti lati negativi: rispetto all'originale manca di quella critica alla società che tanto era viva e sentita all'epoca mentre ora, in un mondo sempre più automatizzato, suona anacronistica; inoltre verso i due terzi della pellicola comincia a perdersi il punto di forza fornito dallo scontro tra libero arbitrio e determinazione, abbandonato un po' a sé stesso.
Nonostante tutto, "Robocop" è davvero un film piacevole che saprà di nuovo appassionare nonostante di acqua sotto i ponti ne sia passata abbastanza, non facendo rimpiangere le pellicole originali.


VOTO: 70/100 




  • Titolo originale: RoboCop
  • Paese di produzione: USA
  • Anno: 2014
  • Durata: 121 min
  • Genere: azione, fantascienza
  • Regia: José Padilha
  • Soggetto: Michael Miner e Edward Neumeier
  • Sceneggiatura: Nick Schenk, James Vanderbilt, Joshua Zetumer
  • Produttore: Marc Abraham, Gary Barber, Roger Birnbaum, Brad Fischer, Mike Medavoy, Arnold Messer, Eric Newman, David Thwaites
  • Casa di produzione: Columbia Pictures, Metro-Goldwyn-Mayer, Revival 629, Strike Entertainment
  • Interpreti e personaggi:
          Joel Kinnaman: Alex Murphy / RoboCop
          Gary Oldman: Dr. Dennett Norton
          Michael Keaton: Raymond Sellars
          Samuel L. Jackson: Patrick "Pat" Novak
          Abbie Cornish: Clara Murphy
          Jackie Earle Haley: Rick Maddox
         Patrick Garrow: Antoine Vallon
 

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