domenica 2 marzo 2014

Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo


"Tu sei un professore?"



Non posso negare che, alla notizia che ci sarebbe stato un quarto film dedicato alle gesta del celeberrimo archeologo ed avventuriero Indiana Jones, dopo addirittura 20 anni dal precedente capitolo, sono stato colpito da un attacco acuto di euforia. Non mi interessavano le critiche a causa dell'età ormai avanzata dell'attore protagonista Harrison Ford (più di 60 anni a momento delle riprese): l'unica cosa che volevo era rivedere l'uomo prendere ancora una volta frusta e cappello e partire verso chissà quale luogo inesplorato e remoto alla ricerca di antichi e misteriosi manufatti. Se chi legge in questo momento non ha visto le precedenti pellicole non deve preoccuparsi dato che questo film tratta di una nuova avventura dell'archeologo, slegata dalle precedenti.
La trama è la seguente: Indiana Jones è ancora una volta in pericolo; un commando di militari sovietici capitanato dalla letale Irina Spalko l'ha rapito per farsi indicare l'esatta ubicazione di una cassa contenente presunti resti extraterrestri in un hangar dell'Area 51, che nascondono un teschio fatto interamente di cristallo. Costretto a cedere, approfitta di un momento di distrazione per fuggire e fa quindi ritorno negli Stati Uniti, dove lo aspetta un impulsivo e scapestrato ragazzo di nome Mutt Williams. Il giovane lo informa di essere il figlio di una vecchia amica dell'archeologo rapita di recente dal KGB e conoscente di Oxley, collega di Indiana scomparso durante la ricerca del mitico Teschio di Cristallo di Akator, la città d'oro. Mutt e il professore partiranno quindi alla ricerca della madre del ragazzo e del favoloso manufatto, cercando di non cadere nelle trappole dei sovietici.
Come le altre pellicole della saga, anche questa comincia in medias res: vedremo un ormai anzianotto Indiana Jones rapito da un gruppo di militari sovietici davvero pericolosi i quali hanno bisogno dell'aiuto del protagonista per localizzare in un hangar una cassa tra le tante stipate lì (e se l'hangar vi sembra familiare, un motivo ci sarà. Non vi rovinerò la sorpresa). Come spiega il loro comandante Irina Spalko, essa contiene i resti di un presunto organismo extraterrestre rinvenuti a Roswell, in seguito al famoso incidente in cui si dice siano coinvolti degli esseri di altri pianeti. Indiana è costretto a cedere e ad aiutare i russi, ma approfitta di un momento di distrazione per fuggire; è qui che ritroviamo il caro avventuriero come lo conosciamo: spericolato, atletico, ingegnoso, a dimostrare che l'età non l'ha cambiato affatto.
Mai sottovalutare il grande Indy!
Nonostante sia passato del tempo ed Harrison Ford in questo film abbia più di 60 anni, il personaggio da lui interpretato è rimasto sempre lo stesso: l'archeologo non ha ancora deciso di appendere frusta e cappello al chiodo e mettere la testa a posto, continuando a viaggiare per il mondo in cerca di tesori e di donne.
Dato il molto tempo trascorso dalla terza pellicola, i nemici non sono più i nazisti ma i già citati sovietici, essendo in pieno periodo di Guerra Fredda; anch'essi vogliono un manufatto mitico per poter prevalere su tutta l'umanità, in questo caso il teschio di cristallo di Akator che sembra nascondere la chiave per il predominio sulla mente di tutti gli esseri viventi.
Anche per i "buoni" è passato del tempo, e i personaggi di Henry Jones Sr. e di Marcus Brody sono ormai deceduti; al gruppo si aggiungono però Mutt Williams e sua madre, insieme al folle ma allo stesso tempo geniale professor Harold Oxley (interpretato da un bravo John Hurt). Tornerà inoltre un personaggio già presente in una precedente pellicola, ma dato che egli appare verso la metà del film non posso scriverlo ora; gli interessati potranno leggerne il nome in fondo alla pagina, nella scheda tecnica.
Le insidie che dovrà affrontare Indiana sono molteplici e di varia natura: ci sono scontri a fuoco ed inseguimenti in moto ma anche formiche giganti "mangiauomini" ed indios agguerriti. L'archeologo si ritroverà addirittura al centro di un'area usata per test atomici, alla quale sopravvivrà in maniera miracolosa e sorprendente. Non mancheranno inoltre le solite "cacce al tesoro", in cui il protagonista ed il suo gruppo dovranno seguire indizi e segreti dislocati in vari luoghi ed attivare meccanismi di diverso tipo per ottenere ciò che cercavano.
L'influsso del teschio
La comicità è sempre presente, grazie anche all'introduzione del giovane Mutt Williams (interpretato da Shia LaBeouf), all'apparenza molto differente dal professore ma in realtà più simile di quanto sembri.
Il finale è ancora una volta incentrato sul fantastico e sul paranormale, anche se forse stavolta un po' più del solito, ma niente di così fastidioso o imprevisto dato che è in parte anticipato lungo tutta la durata della pellicola.
"Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo" fa parte di una quadrilogia composta anche da "Indiana Jones e i predatori dell'arca perduta" (1981), "Indiana Jones e il tempio maledetto" (1984) e "Indiana Jones e l'ultima crociata" (1989).
Voler tirare le somme per quanto riguarda la valutazione di critica e di pubblico sul film non è facile, visti i voti che cambiano radicalmente: si può dire che questo titolo sia stato
considerato o bianco o nero, senza quasi una via di mezzo. Io personalmente l'ho trovato davvero interessante ed un degno seguito della saga, riuscendo sempre ad unire azione con commedia in modo così spensierato come hanno sempre dimostrato di saper fare i film di Indiana Jones. Forse venti anni di attesa non sono stati ripagati del tutto, ma è comunque un titolo ampiamente godibile; volendo si può solo criticare l'inserimento degli extraterrestri in una saga che non si era mai spinta così tanto in là sul piano del fantastico, ma non è affatto un difetto sul quale non si possa sorvolare per apprezzare questo quarto capitolo di una delle più grandi saghe del cinema d'avventura di tutti i tempi.


VOTO: 86/100



  • Titolo originale: Indiana Jones and the Kingdom of the Crystal Skull
  • Paese di produzione: USA
  • Anno: 2008
  • Durata: 117 min
  • Genere: avventura, fantastico
  • Regia: Steven Spielberg
  • Soggetto: George Lucas, Jeff Nathanson
  • Sceneggiatura: David Koepp
  • Produttore: Frank Marshall
  • Casa di produzione: Lucasfilm, Paramount Pictures
  • Interpreti e personaggi:
         Harrison Ford: Indiana Jones
         Shia LaBeouf: Mutt Williams
         Cate Blanchett: Irina Spalko
         Ray Winstone: Mac
         Karen Allen: Marion Ravenwood
         John Hurt: Harold Oxley

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